Il nuovo decreto lavoro è stato approvato ed entrerà presto in vigore.

Ecco cosa prevede a piccole dosi:

CONTRATTI A TERMINE
Viene estesa da 1 a 3 anni la durata del rapporto di lavoro a tempo determinato senza causale, ovvero senza ragione dell’assunzione. Il contratto può essere rinnovato fino a 5 volte, il testo originario ne prevedeva 8. I lavoratori a termine però non potranno rappresentare più del 20% della forza lavoro di un’azienda. I contratti in eccesso saranno automaticamente considerati a tempo indeterminato.

DONNE IN MATERNITA’
La lavoratrice in maternità avrà diritto di precedenza per i contratti successivi presso l’azienda.

APPRENDISTATO
Viene ripristinato l’obbligo di un piano formativo individuale in forma scritta che il governo aveva cancellato, però sono previste della modalità semplificate per la redazione. Le aziende con più di 30 dipendenti avranno l’obbligo di assumere il 20% degli apprendisti.

DURC SEMPLIFICATO
Sono previste delle semplificazioni per gli adempimenti burocratici richiesti alle imprese per l’acquisizione del documento. Il Durc è il documento unico di regolarità contributiva che attesta l’assolvimento, da parte dell’impresa, degli obblighi contrattuali e legislativi nei confronti dell’INPS, INAIL e Cassa Edile.

CONTRATTI DI SOLIDARIETA’
Sono state incrementate le risorse finanziarie per i contratti di solidarietà, il limite di spesa è salito a 15 mln di euro, contro 5,6 mln.

PERSONALE SCUOLE COMUNALI
sarà possibile prorogare o rinnovare per un anno, fino a luglio 2015, i contratti a tempo determinato del personale di asili nido e materne.