Lavoro Torino:a chi non piacere stare in ferie ad oltranza? Decidere quando partire e quando rientrare? Un sogno? No. È quello che succede alla Virgin da quando Richard Branson, a capo della nota azienda, ha deciso che orari d’ufficio, cartellini e giorni di ferie erano roba da preistoria.
Secondo il magnante britannico, non ha più senso valutare la produttività di un dipendente in base alla sua presenza in ufficio. La rivoluzione tecnologica e la possibilità di accedere al telelavoro, hanno stravolto i vecchi metodi di valutazione dei risultati.
Branson ha annunciato la scorsa settimana che i suoi dipendenti sono adesso liberi di andare in ferie quando vogliono e rientrare in ufficio quando preferiscono, senza bisogno di chiedere il permesso a nessuno. L’azienda non terrà conto dei giorni che trascorrono in vacanza, né di quelli che passano lontani dall’ufficio. Non ci sono limiti alle vacanze dunque? Una condizione in realtà c’è. I dipendenti hanno la completa gestione del loro tempo, ma anche quella dei loro risultati. Non importa se vogliono prendersi qualche ora, un giorno, una settimana o un mese di ferie. Quello che importa sono i gli obiettivi raggiunti. Potranno prendersi tutto il tempo che vorranno quando saranno al 100 per 100 fiduciosi che la loro assenza non danneggerà il lavoro.
Già testato con successo da Netflix, questo metodo comporta una grande assunzione di responsabilità da parte del dipendente. Mentre il datore di lavoro sposterà l’attenzione sui risultati anziché sulle ore dedicate. Una visione più flessibile e libera, basata su una maggiore autonomia dell’impiegato, dunque. Se dovesse funzionare, potrebbe essere una rivoluzione nel mondo del lavoro! Branson ne è certo, noi aspettiamo di vedere i risultati.