foto credits : unitedstreetpianos

Un pianoforte alla stazione di Porta Nuova, una pista ciclabile di 679 km, e una cittadella universitaria con case in vendita e in affitto! A Torino non mancano le iniziative originali e sociali per ravvivare la città. Ecco le ultime!

Il pianoforte a Porta Nuova

Si chiama United Street Pianos Italia ed è un’associazione che vuole portare per strada la musica, consentendo a chiunque di fruirne anche, e soprattutto, in maniera attiva. Ovvero? Suonandola.

L’associazione ha lanciato un progetto frizzante, che ci piace un sacco, quello di donare pianoforti alle stazioni italiane che ne facciano richiesta. La prima adozione è stata attivata l’11 settembre alla stazione FS di Santa Lucia a Venezia.

Anche a Porta Nuova è spuntato un pianoforte e i torinesi si sono letteralmente innamorati. C’è chi viene apposta per regalare ai passanti un brano di Bach o Beethoven, c’è chi si porta un amico musicista e improvvisa un mini concerto piano-chitarra, chi si esercita, chi dedica una melodia alla fidanzata. Tu hai già provato a suonare qualcosa?

VenTo, la pista ciclabile che arriva a Venezia

Una lunghissima pista ciclabile che parte da Torino e arriva a Venezia passando lungo il Po, per una lunghezza totale di 679 chilometri. Si chiama VenTo ed è stata ideata dal Politecnico. Il progetto è ambizioso e prevede la costruzione di un’unica via che attraverso le bellezze paesaggistiche di 4 regioni collega tutto il nord Italia. Per ora sono stati realizzati solo 100 chilometri, perché solo il Piemonte ha trovato i fondi per dare il via ai lavori. Tuttavia i ciclisti possono contare su altri progetti interconnessi di altre piste ciclabili, come quella dell’Adda che va da Sondrio a Cremona e quella che vorrebbe collegare Milano a Locarno.

La cittadella universitaria

5000 posti letto sono pianificati per gli studenti fuori sede. È l’ambizioso piano che prevede la riqualificazione delle aree degradate di Torino, tra queste ci sono l’ex Manifattura Tabacchi, l’ex Combi, lo spiazzo di ponte Mosca, l’area Tne di corso Settembrini, a ancora gli ex Gasometri di corso Regina, un edificio in via Fiochetto, uno in corso Farini, il capannone fatiscente ex Nebiolo di via Bologna, la struttura di via Lombroso 16, e l’area Ghia di via Montefeltro. Ne usciranno appartamenti in affitto e posti letto, ma non solo, anche ostelli, centri culturali, palestre e luoghi d’incontro. Ovviamente, i prezzi delle case sia in affitto che in vendita saranno calmierati e per la richiesta di alloggio avranno precedenza i ragazzi iscritti ad un corso universitario.