Spesso chi non conosce Torino e neanche il Piemonte è prevenuto sul suo giudizio culinario relativo alla città. Qualcuno da lontano oserebbe dire che a Torino non si mangia bene, o che magari non si mangia abbastanza. La verità invece è che sono poche le regioni italiane con una così vasta e antica tradizione eno gastronomica. Certo, una cosa la possiamo dire: Torino non è famosa per la sua cucina di pesce.. ma per quanto concerne tutto il resto, si tratta di una città in cui si mangiano vere e proprie eccellenze! Non a caso l’avventura di Slow Food, una piattaforma a livello internazionale per la difesa del cibo buono, pulito e giusto e delle comunità dei contadini e dei produttori, è nata proprio qui. Inizialmente si chiamava Arci Gusto.
Circondata dalle alpi dove si producono formaggi squisiti, immersa nelle regioni delel risaie, vicina alle verdi colline delle Langhe e del Monferrato, Torino è insieme a Milano la città più importante della pianura padana. Influenzata dalla vicina Liguria e dalla Francia, di cui un tempo faceva parte, questa città ha una ricca e variegata tradizione gastronomica.
Le tradizioni casearie
Gli alpeggi e le zone collinari che circondano Torino fanno sì che qui ci sia solo l’imbarazzo della sceltas. Formaggi a pasta molle, tome, la magia del Castelmagno, la robiola, i tomini elettrici, solo per fare qualche nome.
I prodotti salati
Quando si parla di Torino non si può non nominare i grissini. Inventati nel 1675 per il giovane duca di Savoia Vittorio Amedeo. Fatti a mano, farciti o al naturale, sempre ricchi di grassi e di sapore, i grissini sono una leccornia tipica torinese.
Alcolici
Cinzano, Campari, Vermouth sono nati qui, così come il culto dell’aperitivo. Poi alcuni dei più famosi cocktail sono nati altrove, come a Milano o Firenze.