Sono diversi i segnali che ti dicono che, presto o tardi, stai per essere licenziato. L’importante è saperli cogliere per non farsi trovare impreparati per scongiurare la possibilità e farsi trovare comunque pronti con una o più alternative.
Saper cogliere questi segnali potrebbe essere fondamentale. Essere pronti e sapersi difendere con motivazioni giuste e sensate a volte può salvare un posto di lavoro.
Ecco perchè oggi, riuscire a mantenere il proprio posto di lavoro richiede, oltre a capacità ed esperienza, anche una buona dote di lavoro “psicologico”.
Ecco i segnali:
1) Valutazioni negative
A seguito di una segnalazione vi è la possibilità di apportare correzioni e miglioramenti al proprio operato, ma quando le valutazioni negative si sommano è il posto di lavoro che è a rischio.
2) Risultati inadeguati
Se non riesci a soddisfare i livelli di vendita o di produzione che ti sono stati imposti sei di sicuro a rischio. Spesso può essere una questione di qualità del lavoro, magari anche di solo una delle fasi, per cui ci rimette il profitto.
3) Blocco dell’accesso ai dati
Se all’improvviso non riesci più ad accedere a dati importanti o al tuo account di posta, potresti già essere stato licenziato.
4) Tira una brutta aria sul mercato
Purtroppo non si è mai gli unici responsabili del proprio lavoro. C’è sempre un’azienda con i suoi vertici, le sue politiche di vendita ed il suo mercato, quando questo crolla a picco il posto di lavoro è a rischio.
5) Sei meno coinvolto
Se ti accorgi che ti comincia ad arrivare meno lavoro, che non ti chiamano a tutte le riunioni come prima, probabilmente stanno per metterti fuori gioco.
6) Ti affidano compiti irrealizzabili
Se il tuo lavoro è diventato all’improvviso una missione impossibile c’è qualcosa sotto che puzza. Se ti chiedono di scalare il Monte Everest, la prossima volta stai bene attento prima di accettare.