Un operaio della ditta incaricata del rifacimento del tetto è indagato per l’incendio divampato la sera del 24 gennaio 2018 alla Sacra di San Michele, a Sant’Ambrogio di Torino. Si tratterebbe dell’unico dipendente che aveva lavorato quel giorno e che, quindi, avrebbe provocato il rogo commettendo qualche errore utilizzando il cannello per sciogliere il catrame utilizzato per l’impermeabilizzazione. Sarà il procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo a verificare l’attendibilità di questa ipotesi attraverso una perizia affidata ad un ingegnere che dovrà accertare la possibilità che sia stato il catrame bollente a surriscaldare una zona del tetto e a provocare il successivo incendio.
La difesa dell’uomo ha già presentato richiesta di incidente probatorio, che servirebbe proprio a stabilire con certezza di chi siano state le responsabilità. I danni alla struttura ammontano a circa 500mila euro. E proprio per ricostruire la dinamica del rogo, su richiesta degli avvocati che difendono l’operaio, sarà effettuata una perizia nell’aula del tribunale con incidente probatorio, “simulando” la ripetizione di quel lavoro che era stato fatto alla Sacra di San Michele. Il cannello per saldare ha un beccuccio ed è uno strumento dal forte potere calorifico: serve proprio ad accelerare la combustione dei materiali, innalzando la temperatura della fiamma utilizzando il gas combustibile.