I produttori di pellet utilizzano, per le loro produzioni, legno proveniente da latifoglie (faggio, castagno, quercia, ecc.) o legno di conifere.
Vogliamo cercare, in questo articolo, di fare chiarezza sul cosiddetto pellet di conifera per capire, all’interno di questa definizione, quali tipologie di pellet rientrano e quali sono le differenze: per essere più chiari, pellet di conifera racchiude in sè pellet di pino e pellet di abete e qui vogliamo capire in che cosa differiscono e le caratteristiche prestazionali dei due pellet.
Il diverso potere calorifico dell’essenza utilizzata può certamente influenzare il pellet prodotto, a vantaggio evidentemente, del pellet prodotto dal pino.
Ma, più di questo che pesa nella migliore delle ipotesi in 5-6% di maggiore potere calorifico, quello che conta davvero è il processo produttivo del pellet.
È importante che venga utilizzato solo legno e non corteccia e che non risultino presenti additivi chimici, ma solo eventuali prodotti consentiti dalla legge (ad esempio, amido vegetale).
Per la qualità del pellet è importante il grado di umidità del prodotto, sia in fase di lavorazione che quella finale.
E poi conta molto in che modo è regolato l’impianto dell’utilizzatore.
PER INFORMAZIONI:
CALOR PELLET – Corso Mandelli 1 – Cafasse (TO)
tel. 342.680.7008
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