La residenza sanitaria assistenziale per gli anziani deve essere programmata per rispettare le esigenze dell’anziano. Una volta l’anziano è stato inserito nella casa di riposo sarà necessario integrarlo per garantire una più piacevole possibile permanenza. Tra le attività che vengono di solito organizzate vi sono:

• Terapia di riorientamento alla realtà (ROT): utile per rafforzare le informazioni di base dell’anziano sulle coordinate spazio-temporali e alla loro storia personale
• Training cognitivi: che consistono in esercizi per stimolare la memoria a breve e lungo termine; l’attenzione; le abilità linguistiche; la prassia; il calcolo; la lettura; la scrittura;
• Terapia occupazionale: attività della cura della propria persona, gioco e lavoro per aumentare l’indipendenza;
• Terapia di reminiscenza: consiste nell’utilizzare le memorie personali e autobiografiche; i ricordi di situazioni/luoghi/eventi, al fine di aiutare gli anziani a ritrovare nella ricostruzione del loro passato una maggiore integrità di sè;
• Terapia di validazione: è una tecnica che aiuta l’anziano colpito da una demenza moderata o grave ad esprimere i sentimenti collegati a conflitti irrisolti del passato. Tramite l’ascolto il terapista cerca di conoscere la visione della realtà dell’anziano e immedesimandosi nel suo “mondo” cerca di capirne i comportamenti, sentimenti ed emozioni, evitando di ricondurre l’anziano nella realtà attuale.
• Colloqui di sostegno: attraverso gruppi di supporto si aiutano gli anziani ad affrontare e superare i vari avvenimenti stressanti, rivitalizzando e aumentando le pre-esistenti capacità;
• Attività di socializzazione: gite; feste; progetti di collaborazione con le strutture presenti sul territorio.

Attraverso tali strumenti si tende cioè a rimotivare l’anziano, stimolandolo a relazionarsi con gli altri, cercando di rivitalizzare l’interesse per gli stimoli esterni.