La vicenda delle proposte indecenti di Harvey Weinstein nei riguardi di modelle e attrici più o meno note sta continuando a stravolgere il mondo dello spettacolo e, sia pure non direttamente, ha coinvolto anche l’attrice italiana Claudia Gerini.
Recentemente, la modella neozelandese Zoe Brock ha infatti dichiarato di essere stata invitata, in passato, a partecipare ad un party sessuale a tre, proprio in compagnia di Claudia Gerini e dell’ex fidanzato di lei, Fabrizio Lombardo. Peraltro, Zoe Brock è una delle tante vittime del produttore americano Weinstein, mentre Claudia Gerini, che all’epoca dello scandalo aveva 25 anni, afferma di non avere mai ricevuto da Weinstein né proposte o inviti, né tanto meno molestie o tentativi di abuso. L’attrice ha anche ammesso di essere stata sempre ossessivamente gelosa dell’ex fidanzato, e che quindi non avrebbe mai potuto neanche immaginare di “condividerlo” con un’altra donna.
Ma non solo, Claudia Gerini ha definito totalmente falso quanto affermato da Zoe Brock, manifestando la ferma intenzione di voler agire legalmente nei confronti della modella, citandola per diffamazione. Non ricorda affatto di avere mai avuto modo di interagire con Zoe Brock in passato, e reputa totalmente inventato, oltre che mai accaduto, l’episodio sessuale a tre menzionato dalla modella. Che, oltretutto, non sarebbe neanche associabile ad un abuso, in quanto appare se mai come un incontro sessuale e trasgressivo tra adulti consenzienti, e non ha nulla a che fare con un tentativo di molestia.
Zoe Brock, secondo il parere della Gerini, ha fatto più che bene a denunciare gli abusi di Weinstein, ma non aveva motivo di coinvolgere l’attrice con una vicenda che non ha nulla a vedere con lo scandalo del produttore americano, né con le disavventure sessuali della Brock stessa. Le dichiarazioni dell’avvenente modella sono da considerarsi non solo completamente prive di attendibilità, ma false e diffamanti.