Vendita case Torino: meglio vendere o affittare? È la domanda amletica che si sono rivolti molti proprietari di immobili nel 2014.
Tra IMU e Tasi, ora è in arrivo anche la Local Tax, insomma, il rischio che la spesa in tasse superi il canone d’affitto non è così lontano. Avete fatto due calcoli? Ecco qui qualche numero. Secondo il Sole24Ore, la provincia di Lecco è la più svantaggiata in questo senso. Il proprietario di un appartamento che decide per la cedolare secca su un contratto a canone libero, si trova a spendere tra tasse e spese di manutenzione il 47% dell’affitto incassato. La situazione peggiora nel caso di tassazione ordinaria, e il proprietario deve pagare il 66% del canone incassato. Tra le città con la tassazione sull’affitto più alta spicca anche Torino accompagnata da Padova, Viterbo, Pordenone e Verona. Anche nelle città in cui il coaktail di tasse e spese di gestione si rivela più leggero non offrono poi una prospettiva molto più rosea. A Messina, ad esempio, le percentuali si abbassano al 37% per la cedolare secca e al 55% per la tassazione ordinaria.
Come calcolare i costi dell’immobile in affitto?
Se hai un immobile in affitto ecco come procedere per verificare i costi che hai dovuto sostenere nel 2014 per la seconda casa:
- Conteggia le aliquote per il 2014 dell’Imu e della Tasi
- Calcola le imposte sul reddito, cedolare al 21% o Irpef al 38%
- Somma addizionali e registro
- Aggiungi le spese a carico del proprietario, che sono stimate attorno al 10% del canone
- Sottrai la cifra ottenuta dal canone annuo
- Ecco il tuo guadagno netto!
Conviene vendere o affittare?
Per rispondere a questa domanda facciamo un esempio. Prendiamo il caso di Milano: qui, a fronte di un canone-tipo di circa 13mila euro, al proprietario restano 8mila euro (cedolare) o 5.500 euro (tassazione ordinaria). L’incidenza della tassazione è leggermente sotto la media, ma per capire quanto è effettivamente redditizio l’investimento bisogna confrontare il guadagno con il valore medio di mercato della casa: si scopre così che il ritorno annuo sul capitale investito per l’acquisto dell’alloggio va dal 2,71% (con la cedolare) all’1,87% annuo (con la tassazione ordinaria).
Insomma, per il 2015, i proprietari di immobili si troveranno a dover risolvere un bel dilemma. Conviene continuare ad affittare o è meglio vendere? C’è da considerare che anche il mercato della vendita soffre dell’ondata di crisi e i prezzi delle abitazioni ne risentono. Prima di decidere conviene sempre consultare un esperto e valutare attentamente la situazione da caso a caso.