Salute a Torino: l’Oms lancia l’allarme sull’abuso di carne rossa

carne rossa

Siamo tutti un po’ interessati dall’allarme lanciato dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità).

Sebbene la produzione enogastronomica piemontese non sia particolarmente toccata dalla notizia, noi, in quanto consumatori, dovremmo perlomeno prendere coscienza di ciò che l’Oms ha dichiarato poco tempo fa. L’Organizzazione mette in guardia dall’abuso di carne rossa, in particolare quella lavorata, (secca, hot dog, insaccati, in scatola, o salcicce). A quanto pare è una vera e propria minaccia per la nostra salute allo stessa stregua di fumo e alcol.

La ricerca

È l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) ad aver pubblicato uno studio proprio sull’argomento. La ricerca è stata condotta da un team di 22 esperti, provenienti da 10 paesi diversi, che avevano il compito di esaminare 800 ricerche esistenti sull’associazione tra il consumo di carne rossa e una dozzina di tumori. La conclusione è stata che una porzione di 50 grammi di carne lavorata al giorno aumenta il rischio di contrarre il cancro al colon-retto del 50%. La stessa associazione è stata rilevata con i tumori del pancreas e della prostata.

Le conclusioni

Gli studiosi hanno quindi individuato il pericolo e inserito la carne rossa lavorata nel “Gruppo 1”, ovvero tra le sostanze cancerogene dell’Iarc per cui “sono state trovate evidenti prove che l’elevato consumo aumenti il rischio di cancro”. Invece, la carne rossa è stata inserita nel “Gruppo 2” ovvero tra le sostanze “ il cui consumo potrebbe provocare il cancro negli esseri umani”, le prove però qui non sono sufficienti. Il Gruppo 1 prevede anche sostanze quali alcol, fumo e arsenico. Per carne lavorata lo Iarc intende le carni trasformate attraverso salatura, stagionatura, fermentazione, affumicamento e altri processi volti ad aumentarne il sapore. Mentre come carne rossa sono state indicate carni di manzo, vitello, maiale, montone, cavallo e capra.

Lo Iarc ha ribattuto che questo alimento viene consumato a livello mondiale e ha un’importanza nutrizionale da non sottovalutare, ecco perché bisogna sensibilizzare le persone affinché misurino le quantità consumate e non eliminino la carne rossa dalle loro tavole.

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